IL MESTIERE DEL PITTORE
Attraverso la pittura ho cercato di capire meglio qualcosa che appartiene alla mia coscienza: l’inquietudine, l’amore, l’ansia di verità, la delusione e la solitudine; e poi magari c’è una parte più segreta, quella che contiene le ragioni più profonde della mia identità di pittore, che resta sconosciuta a me stesso.
Nella vita avvengono mille aggiustamenti, tante variazioni se non addirittura contraddizioni.
Anche la pittura, se non vorrà diventare mero esercizio formale, dovrà misurarsi con tutto ciò che sta mutando nel mondo, e conseguentemente, nella mente e nel sentire del pittore.
L'OPERA ESPOSTA
Un mondo di freddo e di ghiaccio, potrebbe essere l’allegoria di un tempo che sembra non avere più bisogno di Arte e Poesia. Probabilmente è questo il significato a cui ho cercato di dare sostanza di immagine in questo quadro; tuttavia una pittura non si esprime attraverso argomenti definiti concettualmente e quindi è necessaria, per coglierne il significato, la complicità di chi sa riconoscerla.
Su un quadro appeso alla parete si posa lo sguardo di diverse persone e, attraverso la loro sensibilità, la loro cultura e curiosità, tradurranno in pensiero l’immagine che l’artista ha racchiuso dentro la forma. Allora, forse quel quadro, diventerà anche il quadro di chi lo guarda.
Alberto Sughi,
Roma, Giugno 2011

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