" 'Abitare meglio, negli occhi della gente' questo aforisma, addirittura di Cicerone, coglie l'attitudine ad assegnare la rappresentazione al suo consumo più naturale: e chi può dire che l'arte non ne sia rimasta inclusa, magari per uno di quei processi omologanti che sono nella stessa natura della grande comunicazione? E chi può dire, semmai che la grande fuga del reale non corrisponda alla riappropriazione che l'arte ha operato in se stessa e per se stessa, credendo di uscire indenne dalla contaminazione? La diffusione delle immagini attraverso la fotografia aveva già provocato, a suo tempo, qualcosa di analogo. L'avvento della TV è stato addirittura sconvolgente: essa non ha arrogato a sé solo il compito di rappresentare il visibile; ha assunto di fatto anche quello di decifrarne i significati diventando uno strumento che cambia, modifica e in alcuni casi stravolge la stessa realtà che rappresenta."
................................................................
"To live better in the eyes of the people". This aphorism, by Cicero himself, captures the aptitude to assign representation to its more natural consumption: and who can say that art is not to be included in it, perhaps by one of those homologating processes that are in the very nature of mass communication? And who can say whether the great escape from reality corresponds to the repossession that art operates on itself, and for itself, in an attempt to emerge unscathed by contamination? The popularity of photographic images had already provoked, in its time, something similar. The advent of TV has been even more upsetting."
