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SCHEDE

Alberto Sughi nella Collezione dei Musei Vaticani

La Collezione dei Musei Vaticani comprende 1 Opera di Alberto Sughi:

Dentro la malattia

1964, cm 122 x 101,5, Firmato in basso a sinistra: Sughi 1964

inv. 56670

dono artista. 13.7.2000

(I Musei Vaticani, e L'Arte Contemporanea, Acquisizioni del 1980 al 2003, tav. 20)

 

Se la figura umana costituisce letiv motiv dell'intera di Alberto Sughi, il dipinto Dentro la Malattia e’ un esempio emblematico del piu’ specifico interesse per la sofferenza umana che l’artista comincia a dimostrare nelle sue opere a partire dalla fine degli anni Cinquanta.

Dopo un avvio da autodidatta, scaturito da un'istintiva passione per la pittura, ed una prima ricerca di nuovi contatti nel 1946 a Torino, Sughi si trasferisce a Roma alla fine degli anni Quaranta, divenendo presto uno degli esponenti di spicco della pittura neo-realista. Ma, mentre in questi anni a dominare sono le tematiche legate alla Resistenza da un lato e l'attenzione per i diversi aspetti della vita moderna dall'altro, dal 1956 inizia a prendere corpo nei suoi dipinti quella nuova tendenza espressiva che Enrico Crispolti definirà "realismo esistenziale" (in Levi 1986, p. 24) e che, arricchita e trasformata nel corso del tempo da ulteriori stimoli, rimane a tutt'oggi il tratto dominante del pittore cesenate. Proprio Dell'ambito di questa nuova propensione per l'analisi della condizione dell'uomo contemporaneo, nascerà, nel corso degli anni Settanta, una vera e propria teoria di grandi cicli pittorici, ispirati alla vita di tutti i giorni, come La Cena, II Teatro d'Italia, La sera e la Riflessione, che rappresentano delle vere e proprie metafore della societa’ contemporanea.

Ma prima di questi e parallelamente ad essi. Sughi porta avanti una linea d'indagine più "sotterranea" sulla natura del dolore di vivere, alla quale appartiene a pieno titolo Dentro la malattia. Un'opera eseguita nel 1964 che l'artista ricorda: "mi fu suggerita da una vicenda personale, che sembrava aver messo in pericolo la mia vita". Affiancato da altri soggetti simili - Uomo nudo sul letto. Uomo coricato - ugualmente realizzati al principio degli anni Sessanta, quando l'immagine spesso si concentra su un solo personaggio, il dipìnto trae, dunque, origine da un fatto autobiografico, ma da esso si allontana per diventare simbolo del "sentimento della malattia dell'uomo mo derno, che vive in un'ansietà derivante da un'idea di fine non illu minata da valori alti". Questo è il senso profondo dell'immagine e insieme il motivo per cui, quando Sughi ha deciso nel 1999 di donare un suo quadro ai Musei Vaticani, ha "preferito Dentro la malattia ad un soggetto apertamente religioso". Perché in quest'opera sono evocati gli effetti angosciosi che la mancanza di punti di riferimento può generare di fronte alla "fragilità dell'esistenza". A ribadire il legame con il sacro, anche la scelta formale di Sughi, che rielabora qui con originalità riferimenti pittorici attinti dal Rinascimento, primo fra tutti il Cristo morto del Mantegna. Mentre, a ribadire il senso di solitudine, la scelta di ridurre al minimo il contesto e la vi cinanza stilistica con Francis Bacon: le forme sfocate, sfilacciate, so spese tra un apparente movimento e un'ipotetica sparizione.

Il dolore di vivere, la solitudine, la malattia

Interrogato dall'amico giornalista Sergio Zavoli, per un suo libro dedicato alla malattia mentale, sulle ragioni per cui la pittura moderna ha dedicato tanta attenzione a questo tema, e più in gene rale alla malattia intesa come dolore di vivere, Sughi si domanda: “Cosa è avvenuto nella coscienza degli artisti, che sembrano aver c ostituito l'interesse per la bellezza ideale con un'attenzione allarmata verso un diffuso malessere esistenziale e una sofferenza psicologica?". E conclude affermando che "non è facile nemmeno per u n pittore come io sono, spesso indicato come interprete della so itudine e del malessere, dare una risposta a questa domanda" (Zavoli. S - Smeraldi E., I volti della mente. Viaggio nel pensiero am malato, Marsilio Editori, Venezia 1997, pp. 178-179).

Francesca Boschetti

Esposizioni:

Roma, Galleria La Barcaccia, 1965. Casetta, Palazzo Reale, 1984.

Bibliografia dell'opera

Alberto Sughi, catalogo della mostra, Roma, Galleria La Barcaccia, 1965, ripr.

Raimondi G., Alberto Sughi, De Luca Editore, Roma 1965, cat. n. 6, ripr.(Uomo sul letto).

LUNETTA M., Sughi, Istituto Editoriale Italiano, Macerata 1984, s. p., ripr. Micacchi D. - Marotta A. (a cura di), catalogo della mostra Alberto Su ghi: il Teatro d'Italia, Caserta, Palazzo Reale, giugno 1984, Amministra zione provinciale, Caserta 1984, p. 77, ripr.

Levi P. (a cura di), Alberto Sughi, Giorgio Mondadori & Associati, Mila no 1986, p. 25, ripr.

FERRAZZA M.. Collezione d’Arte Religiosa Moderna, Catalogo, Monumen ti e Gallerie Pontificie, Città del Vaticano 2000, p. 189, ripr.

Fonti archivistiche

Musei Vaticani, Archivio AOC, corrispondenza, anno 2000 n. 88.

Bibliografia generale

De Micheli M., Alberto Sughi 1955-1970, Edizioni "La Gradiva", Firen ze 1971.

Del Guercio A. (a cura di), catalogo della mostra Sughi: mostra antolo gica: 70 dipinti dal 1958 al 1988, Ferrara, Palazzo dei Diamanti, 1988, Tor cular Trezzano sul Naviglio 1988 (con bibliografia precedente e apparati)

Cavallo L. (a cura di), catalogo della mostra Alberto Sughi. Notturno 1998- 1999 e Opere scelte 1958-1996, Bologna, Galleria Marescalchi, 18 marzo- 30 aprile 2000, Edizioni Marescalchi, Bologna 2000.

Copertina di I Musei Vaticani, e L'Arte Contemporanea, Acquisizioni del 1980 al 2003, De Luca Editore, dal cui volume la qui presente Scheda e' stata tratta.

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