4 May 2012
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Luca Canali, L'ultimo comunista di Portonaccio
E' scomparso di recente l'artista Alberto Sughi che a lungo milito' nel PCI
L'Unita', Roma, 4 Maggio 2012, p. 41

E’ scomparso da poche settimane all'età di 82 anni Alberto Sughi, l'ultimo pittore drammaticamente realista e comunista del gruppo di «Portonaccio », rione di gazometri e di mucchi di ferraglie, grigio o nerastro, pervaso da umori generosamente ribelli degli assidui frequentatori della Sezione Centro del Pci, da me diretta.
Il capo indiscusso di quel gruppo era Renzo Vespignani, insuperabile disegnatore a sbaffi e impronte digitali d'inchiostro di china, perché Renzo all'inizio lavorava soprattutto con il palmo della mano. Suo fraterno amico e rivale nella leadership del gruppo di cui facevano parte: Sughi appunto, Zianna, Pinata, Buratti, Lucio Fulci, allievo del centro sperimentale di cinematografia, il fonico Pallotta, e l'insuperabile regista Elio Petri. Ultimo adepto, il giovane ma già abile Giovanni Cucchi.
Vespignani sfondò subito coi suoi spesso drammatici disegni di copertina sulla rivista spericolata Folla, ma conquistò definitivamente anche la più raffinata mondanità con la sua prima mostra all'Obelisco in via Sistina, gestita da Gaspero Del Corso e Irene Brin. Vespignani non aveva un abito decente per l'occasione. Io ne avevo uno solo, un gessato blu. Glielo diedi per l'occasione a patto che lo indossasse con il distintivo del Pci all'occhiello. Accettò con naturalezza, e fu un trionfo in mezzo a tutti quei ricchi borghesi in venerazione davanti ai suoi quadri.

Fu lì che nacque la «leggenda Vespignani». Muccini, il massimo disegnatore di quei giorni, se ne fregava delle leggende. Alberto Sughi amava lavorare in solitudine, era un tipo appartato per natura. Esordì con una splendida mostra in una galleria accanto al bar Canova, in piazza del Popolo: il tema di essa era ferocemente iperrealista, incentrato su una riunione della Borsa. Ma dipingeva anche scene di straordinaria delicatezze, come quella di un disegno per illustrare una mia poesia intitolata Commiato. Poi si sciolsero le fila, ma non la fedeltà al Partito e alla buona pittura. Ma Alberto aveva un vizio, fumava troppo, vizio che l'ha ucciso.

ELEGIE DELLA VECCHIAIA Quando era già gravemente ammalato volle donarmi due bozzetti - uno per la copertina, l'altro come illustrazione interna per la mia traduzione di un tardo-classico latino, Massimiano, Le elegie della vecchiaia. Poi l'aggravarsi ulteriore del male e il volo verso il nulla. Credo che il modo migliore per congedarmi da lui sia pubblicare quei due bozzetti, quasi certamente, ultimissime testimonianze della sua arte.

Il disegno di Sughi per la copertina della collana diretta da Luca Canali (2012)

Il disegno di Sughi per la copertina della collana diretta da Luca Canali (2012)


4 Maggio 2012

 
 
 
 
 
 
    
    

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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