"Questa volta dovevo scegliere in altro modo. Non volevo entrare nel mio quadro per usargli violenza con una cultura pittorica che non ritenevo in grado di cogliere il nuovo atteggiamento che avveniva nel mio animo e nella mia mente. Dovevo <<spersonalizzarmi>> e quindi decidere, per prima cosa, di cancellare i miei segni.
Nonostante la determinazione, non e' facile. E' come sentirsi d'improvviso stanchi della propria voce e del proprio lessico; o avvertire che la nostra voce e le nostre parole non danno piu' espressione ai nostri pensieri."
"This time I had to choose another way of proceeding. I didn't want to enter into my picture; to force it to contain a pictorial background that I did not think would be able to portray the new spirit that had captured my soul and my mind. I had to “depersonalise myself” and therefore to decide, as a first step, to remove my hallmarks. Despite my determination, it was not so easy. It’s like suddenly feeling tired of your own voice and your own vocabulary; or realising that your own voice and words can no longer express your thoughts. ".
Alberto Sughi, Rome.....................................................................................................................................
